Teatro

Virginia Raffaele in tour nei teatri italiani con le sue 'Performance'

Virginia Raffaele in tour nei teatri italiani con le sue 'Performance'

Partito da Novara il 30 gennaio scorso, il tour teatrale di Virginia Raffaele, indiscussa rivelazione al Festival di Sanremo, arriva al Teatro Colosseo di Torino venerdì 4 e sabato 5 marzo e proseguirà in tutta Italia fino ad aprile.

Virginia Raffaele con le sue maschere più popolari per la prima volta in teatro: Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, Maria Elena Boschi, la criminologa Roberta Bruzzone e tante altre donne molto diverse tra loro, che tra arte, spettacolo, potere e politica sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea (la vanità, la scaltrezza, la voglia di affermazione e, forse, la scarsa coscienza di sé).

La lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono lo stile di Virginia Raffaele, sono la sua traccia inconfondibile nell'interpretazione dei personaggi di cui l'attrice veste i panni.
Nello spettacolo Performance, diretto da Giampiero Solari, i personaggi monologano e dialogano tra loro, anche grazie alle proiezioni video, in un gioco di specchi; tra le maschere, in scena appare anche Virginia stessa, che interagisce con le sue creature, come una sorta di narratore involontario.

Cosa può avere da dire questa narratrice/spettatrice di un teatro di burattini mediatico, come quello che affolla le cronache dei nostri quotidiani e tg?

Scorrendo il passato artistico dell'attrice romana viene spesso da domandarsi come modulerà la sua voce e il suo corpo per stupire il pubblico. L'arte dell'imitazione, di cui la Raffaele è padrona indiscussa, è una delle arti più difficili da possedere, in quanto non è solo relativa ad interpretare correttamente un altro essere vivente, ma ad esagerarne gli aspetti grotteschi per renderli palesi al pubblico. Nelle sue prime esperienze, Virginia si è approcciata anche al mondo radiofonico, mostrando magnifiche capacità di modulazione vocale (ad esempio, gli sketch relativi al mondo dei call center e le segreterie telefoniche): tutto ciò, combinato alla sua formazione di ballerina, l'ha portata ad essere la splendida artista conosciuta e amata dal pubblico.

In questo meccanismo teatrale la musica in scena fa da punteggiatura allo spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance, sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie, conferendo alla spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Virginia e le varie chiavi di lettura si confondono, creando una nuova realtà, a volte folle a volte melanconica: quella dello spettacolo stesso.

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